Vado subito al dunque: The Stone è bellissimo.
Il libro di Guido Sgardoli, vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019, ha portato a casa anche le prestigiose “5 stelline nel Goodreads di Dietnam” e ora vi racconto in breve perché.
Perché c’è dentro il miglior King (IT è la prima cosa che viene in mente durante la lettura); c’è Stranger Things (ragazzini vs le forze del male); ci sono le leggende irlandesi; c’è un’isola minuscola in cui tutti conoscono tutti e in cui quasi tutti hanno qualcosa da nascondere; c’è un mix perfetto di thriller e horror (più il secondo che il primo); c’è l’amicizia (e l’amore?) tra i protagonisti Liam, Midrius, Dotty (e Fionnula); ci sono i rapporti familiari complicati; c’è un uomo misterioso; c’è la roccia del titolo, attorno a cui ruotano tutte le vicende narrate in queste quasi 550 pagine che non annoiano neanche per un secondo.
Il libro è diviso in tre parti: la prima e l’ultima narrate in prima persona da Liam, la parte centrale narrata in terza persona. Una scelta un po’ spiazzante all’inizio (della seconda parte, ovviamente) ma che dopo pochissime pagine nemmeno si nota più. Ogni parte è divisa in una svalangata di capitoli (a volte micro-capitoli) che finiscono sempre in modo tale da obbligarti a iniziare il successivo.
In un’isoletta in mezzo all’oceano c’è sempre un faro e il libro inizia proprio con la morte del guardiano del faro, che darà il via a una serie di vicende sempre più nefaste che coinvolgeranno praticamente tutti gli abitanti dell’isola, in un’escalation che me l’ha fatto finire in un weekend.
Un libro perfetto per una trasposizione televisiva (magari prodotta dalla BBC: che sogno!). Un acquisto obbligatorio per i fan di Stephen King e per tutte le persone che amano essere trasportate in un luogo sconosciuto che, dopo pochissime pagine, sarà diventato familiare. Tutto questo grazie alla bravura di Sgardoli, che qui ha davvero scritto un cult-book.
(Immagine di copertina di Trevor Cole da Unsplash).
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